A risorgere sia la pace

Come sappiamo, la Pasqua è il giorno della Resurrezione di Gesù Cristo. Nel cristianesimo Gesù Cristo risorge dopo tre giorni mentre donne e uomini risorgeranno tutti insieme "l'ultimo giorno". Il giorno di Pasqua è perciò un giorno di festa, la massima solennità dell’anno liturgico.

L’anno passato papa Francesco dedicò la sua benedizione urbi et orbi alla pace. E ancora oggi il tema della pace è più che mai attuale, dato che troppe sono le guerre che riguardano il nostro mondo, troppe le tragedie che ne conseguono. In Ucraina, in Palestina, in Libia, in Siria. In tutto il Medio Oriente le tensioni sono fortissime. Così come in certi paesi africani. Senza dimenticare quello che accade in Asia. Pare che l’uomo abbia un forte desiderio di guerra, come se non riuscisse a trovare altre soluzioni per rimediare ai guai che combina. E continua a fabbricare armi sempre più sofisticate, spendendo quantità esagerate di denaro, quando queste stesse risorse potrebbero essere destinate a ben altro.

Invece avremmo bisogno di pace per far fronte all’enorme questione ambientale, vera e unica priorità che dovrebbe occupare le agende dei potenti e i comportamenti di

ognuno di noi.

A Pasqua si regalano le uova. Questa usanza, che trova radici nella cultura delle popolazioni pagane, rappresenta un modo simbolico per augurare fertilità, prosperità e rinascita. Che allora ci sia nelle nostre uova di questa Pasqua benedetta un po’ di benevolenza, e che sia la pace a risorgere in noi, nei nostri cuori e nelle nostre menti sopraffatte dall’egoismo, dalla cecità, dalla sempre più marcata mancanza di carità. Che a risorgere sia uno spirito di accoglienza e condivisione, di fratellanza e ospitalità.

Buona Pasqua a tutti.