LA NEWSLETTER DI MICHIL
Melanzane, insalate, fiori. E poi peperoni, piselli, ravanelli, rucola, basilico, cavolo riccio, lenticchie, sì lenticchie, avete letto bene. E lo spinacio magenta. Questi sono gli ortaggi preziosi che nascono nell’Ort di Ras a 1500 metri sotto le guglie rocciose delle Dolomiti di Marebbe. È George, dopo anni di studio da meteorologo, a dare vita a un progetto per certi aspetti stupefacente: creare un orto di montagna grazie a sementi biologiche selezionate, senza l’uso di chimica e solo come natura comanda. Siamo andati a trovarlo - lo staff di cucina al completo, le sorelle sommelier, una bella brigata insomma - e siamo rimasti colpiti dal suo modo di fare pacato, sereno, leggero: George ci ha accompagnato nei suoi tre orti e ci ha spiegato quello che fa. Ed è incredibile starsene quassù a veder germogliare i frutti della terra solleticati da una leggera brezza e ascoltare la voce di quello che possiamo definire un contadino contemporaneo che, dopo aver girato il mondo, torna alla sua terra per accarezzarla, coccolarla, smuoverla con grazia, curarla con devozione. E ci dice che i fertilizzanti sono le ortiche e i concimi sono a base di letame di mucca e di gallina. Insomma, siamo venuti a vedere da vicino quello che George fa e, soprattutto, per consolidare un rapporto imbastito circa un ano fa. Perché in Casa riteniamo che i nostri fornitori debbano diventare collaboratori a tutti gli effetti. Così cari ospiti se nel piatto trovate un pezzetto di melanzana, sappiate che non è frutto di colture intensive, bensì dell’opera paziente di un uomo che torna alla terra per salvaguardarne un lembo e condividerlo con noi. Giulan George.
Simone Cantafio
executive chef